Tumore al collo dell'utero: come si sviluppa?
È il primo tumore che l'OMS riconosce come sicuramente causato da un'infezione dovuta al Papilloma virus e che in alcuni casi provoca lesioni da cui si può sviluppare negli anni un tumore.
Tra i fattori di rischio da tener presenti ci sono l’inizio precoce dell’attività sessuale partner multipli e basse difese immunitarie.
Che cosa è il Papilloma Virus Umano (HPV)?
E’ una famiglia di virus che comprende più di 120 ceppi che possono infettare l’uomo. Tra questi 40 ceppi provocano infezioni dell’apparato genitale (principalmente collo dell’utero e vagina) ma soltanto 12, secondo lo IARC 2011, possono causare il tumore del collo dell’utero. Il virus è così comune che si stima che la maggior parte degli uomini e delle donne ne siano venuti in contatto nel corso della vita e che quindi siano o sono stati portatori del virus in modo inconsapevole.
Come si trasmette l’infezione da HPV?
E’ la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale, ma i Papilloma Virus si possono trasmettere anche con rapporti sessuali non completi compresi i contatti orogenitali.
L’infezione può essere individuata anche molti anni dopo averla contratta.
Quindi il fatto di avere l’infezione può non avere nulla a che fare con l’attuale compagno, ma con un partner precedente.
Quanto tempo dura l’infezione?
Recenti studi hanno dimostrato che l’infezione da HPV aumenta fino a 25 anni di età per poi regredire spontaneamente nell’80% delle donne entro 18 mesi. Dopo i 30 anni è stato dimostrato che se l’infezione persiste nel tempo tende negli anni a progredire e può provocare lesioni cellulari pretumorali. Per questi motivi lo screening con test HPV non deve iniziare prima dei 30 anni e sotto questa età è raccomandato lo screening citologico. Essendo inoltre il test HPV molto efficace nell’individuare la presenza del virus è consigliato fare un nuovo test HPV di screening dopo 5 anni.
Gli strumenti per difendersi: potenza della prevenzione
Il tumore che si sviluppa nella parte inferiore dell'utero, chiamata cervice, è sempre preceduto da alterazioni cellulari che è possibile riconoscere prima che possano degenerare. L'incidenza del tumore e la conseguente mortalità possono essere dunque efficacemente contrastate partecipando al Programma di screening del cervico-carcinoma. Si tratta di una campagna per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del collo dell'utero attraverso un esame semplice e non doloroso.
Come è organizzato lo Screening oncologico?
Due differenti tipi di esami a seconda dell'età:
- un Pap test, da ripetere ogni tre anni, per le donne in età compresa tra 25 e 29 anni;
- un test per la ricerca del Papilloma virus umano, da ripetere ogni cinque anni, per le donne in età compresa tra 30 e 64 anni.
Il test e gli eventuali accertamenti di approfondimento che si rendessero necessari sono gratuiti e non richiedono l'impegnativa del medico.
Sono escluse dallo Screening:
- le donne che hanno meno di 25 anni e che hanno superato i 64 anni ma con ultimo test negativo
- le donne che hanno subito un intervento di asportazione dell’utero
- le donne in cura per una patologia tumorale in atto alla cervice uterina