(Dipartimento di Prevenzione)
DIRETTORE
Giuseppe Torzi
DOVE E A CHI RIVOLGERSI…
SEDE DI VASTO
Indirizzo
Via Marco Polo, 55/a
Telefoni 0873.308640 - 0873.308691 - 0873.308648
Fax 0873.308627
E-Mail [email protected]
Pec [email protected]
Dirigenti veterinari
- Giuseppe Torzi - Direttore - [email protected]
- Fabrizio Di Fonzo - [email protected]
- Massimo Genovesi - [email protected]
- Pietro Di Taranto - [email protected]
- Quintino Walter Rossi - [email protected]
Segreteria
VIttoria Marino - [email protected]
Michela Del Piano - [email protected]zzo.it
Francesco Rucci - [email protected]
SEDE DI CHIETI
Indirizzo
Via N. Nicolini, 10 (ex Pediatrico)
Telefoni 0871.357512 - 0871.358184
Fax 0871.357513
E-mail [email protected]
PEC [email protected]
Dirigenti veterinari
- Fausto Barbone - [email protected]
- William Di Nardo - [email protected]
- Flavia Pagano - [email protected]
- Daniela Paganico - [email protected]
Segreteria
- Roberta Di Iorio - [email protected]
- Federica Graziani - [email protected]
SEDE DI CASTEL FRENTANO
Indirizzo
Via G. Matteotti, 7
Telefono 0872.569681
Fax 0872.569681
E-mail [email protected]
PEC [email protected]
Dirigenti veterinari
- Desiree Di Loreto - [email protected]
- Antonio Di Luca - [email protected]
- Fabrizio Musci De Sommain - [email protected]
- Gabriella Ruffini - [email protected]
- Rexhep Sali - [email protected]
- Bianca Maria Sulpizio - [email protected]
Segreteria
- Terenzio Bozzi Cionci - [email protected]
SEDE DI GUARDIAGRELE
Telefono 0871.89939 - 0871.899297 - 0871.899298 fax 0871.899314
E-mail [email protected]
PEC [email protected]
Dirigenti veterinari
- Enzo Mario Di Pretoro - [email protected]
- Alessia Ioannoni - [email protected]
- Gennaro Sebastianelli - [email protected]
Segreteria
- Carmelina Colasante - [email protected]
SEDE DI CASTIGLIONE MESSER MARINO
Via A. De Gasperi, 1 - Distretto sanitario
Tel. 0873.978440 fax 0873978235
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Emergenza peste suina africana, cosa sapere
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Linee di attività
Controllo e vigilanza sul latte e sui prodotti a base di latte
Referente Gabriella Ruffini
Breve descrizione delle attività
In questa linea di attività sono compresi i controlli ufficiali ed altre attività ufficiali ai sensi del Reg. UE 625/2017 (ispezioni, audit, campionamenti e analisi, certificazioni, etc.) effettuati presso:
- aziende di produzione latte crudo bovino, ovi-caprino e di altre specie destinato a stabilimenti di trattamento o trasformazione;
- caseifici aziendali per la vendita diretta di prodotti lattiero caseari;
- aziende che effettuano la vendita diretta di latte crudo direttamente o mediante distributori automatici;
- aziende di produzione latte crudo bovino destinato alla produzione di “latte fresco pastorizzato di alta qualità” ai sensi del DM 185/1991.
I controlli ufficiali espletati hanno la finalità di verificare il rispetto, da parte degli operatori produttori primari, dei criteri e degli obiettivi fissati dalla normativa comunitaria (Allegato I Reg. CE 852/04, Allegato III- Sez. IX – Cap. I Reg. CE 853/04). Tutte le aziende che producono latte crudo destinato agli stabilimenti di trattamento/trasformazione, alla produzione di “latte fresco pastorizzato di alta qualità”, alla vendita diretta o alla trasformazione in propri caseifici devono essere registrate presso i Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. competenti territorialmente ed i relativi dati anagrafici devono essere inseriti nel Sistema VETINFO. I controlli presso le aziende riguardano lo stato sanitario degli animali lattiferi, i requisiti dei locali e delle attrezzature, l’igiene della mungitura, ed i requisiti igienico-sanitari del latte crudo (carica batterica, cellule somatiche, residui di antibiotici e contaminanti).
Normativa di riferimento
- Reg. CE 852/2004
- Reg. CE 853/2004
- Intesa Regione 20.03.2008
- D.G.R. 21/42/2011 Reg. Abruzzo
- Procedure Serv. Vet. IAPZ
Modulistica
Controllo e vigilanza sul miele e sui prodotti apicoli
Referente Gabriella Ruffini
Breve descrizione delle attività
I controlli ufficiali, espletati nell’ambito di questa linea di attività, interessano la produzione primaria di miele dalla fase di allevamento delle api (stato sanitario delle api, registrazione trattamenti, somministrazione alimenti, adozione di buone pratiche di allevamento) alla fase di smielatura e/o confezionamento (requisiti laboratorio, attuazione procedure di autocontrollo, rintracciabilità, ecc.). Al controllo ufficiale vanno aggiunti i procedimenti di registrazione delle attività con relativo inserimento dei dati in BDN (SINVSA) e gli eventuali provvedimenti da adottare in caso di riscontrata non conformità (revoca o sospensione dell’attività, prescrizione di interventi di adeguamento e successiva verifica, contestazioni di violazioni).
Normativa di riferimento
- Reg. CE 852/2004
- Reg. CE 853/2004
- D.G. 21/42/2011
- L.R. 23/2013
Modulistica
Controllo e vigilanza sugli scambi comunitari
Referente Flavia Pagano
Breve descrizione delle attività
L’attività di scambi intracomunitari di volatili e uova da cova prevede per le imprese interessate l’acquisizione del riconoscimento regionale ed il mantenimento nel tempo dei requisiti strutturali, funzionali e gestionali dei singoli stabilimenti. Le prestazioni del servizio I.A.P.Z. in questa linea di attività si concretizzano nella fase istruttoria del rilascio del riconoscimento da parte della Regione Abruzzo e nell’esecuzione periodica di controlli igienico-sanitari presso gli impianti o in occasione dell’arrivo a destinazione degli animali.
Normativa di riferimento
- D.lgs 199/2014
- Reg. CE 882/2004
Modulistica
Riproduzione animale
Referente Fabrizio Di Fonzo
Breve descrizione delle attività
Le prestazioni comprese nella linea di attività “Riproduzione animale” vengono svolte fondamentalmente presso gli allevamenti e le stazioni di monta pubblica e privata. Sono ulteriori destinatari i medici veterinari e gli operatori cosiddetti "laici" che praticano l’inseminazione artificiale in particolar modo presso gli allevamenti bovini. Le prestazioni comprendono la verifica dello stato sanitario dei riproduttori maschi utilizzati nella monta naturale privata e pubblica. Particolare attenzione è da rivolgere agli allevamenti cunicoli e suinicoli in considerazione della diffusione in essi della pratica della inseminazione artificiale aziendale, spesso comprensiva della preparazione del materiale seminale fresco in loco. Ulteriore tipologia di prestazione è da riferirsi alla educazione sanitaria rivolta agli operatori del settore da svolgere attraverso la progettazione ed esecuzione di incontri in collaborazione con enti di ricerca e formazione (IZS, Università, etc.).
Normativa di riferimento
- Legge 30/91
- D.M. 403/2000
- D.G.R. 2388 13.07.1996
Modulistica
Benessere animale in allevamento e durante il trasporto. Sperimentazione animale
Referente Massimo Genovesi
Breve descrizione delle attività
Le prestazioni inerenti il controllo ufficiale, oltre ad interessare gli allevamenti di animali produttori di alimenti per l’uomo (DPA), sono attuate anche in aziende in occasione degli abbattimenti volontari o coattivi, presso le stalle di sosta e i depositi temporanei di animali, nonché presso allevamenti, esercizi commerciali, canili e rifugi sanitari dove sono detenuti animali d’affezione (es. cani e gatti). Inoltre, l’attività di vigilanza è rivolta costantemente alle fiere ed esposizioni di animali, circhi equestri, piccoli zoo itineranti.
Nell’ambito di questa linea di attività, gode altresì di particolare specificità e complessità la parte relativa al controllo del benessere animale durante il trasporto. Alle attività di controllo ufficiale da effettuarsi durante il trasporto su strada degli animali, si aggiungono quelle inerenti il rilascio delle autorizzazioni (istruttoria, aggiornamento anagrafico), la adozione di provvedimenti limitativi nonché l’organizzazione e realizzazione dei corsi di formazione del personale addetto ai trasporti. Non trascurabile per il significato igienico-sanitario, di protezione degli animali ed etico - morale è il controllo negli insediamenti di animali d’affezione (canili, esercizi commerciali, esposizioni temporanee, circhi, etc.,).
Il Servizio I.A.P.Z., è individuato dall’Organismo Pagatore AGEA, quale organo tecnico specializzato ad eseguire le verifiche sul rispetto da parte degli allevatori destinatari dei premi PAC dei Criteri Obbligatori di Gestione. Infine in questa linea di attività sono comprese anche le prestazioni inerenti i controlli attinenti il rispetto delle norme di biosicurezza previste per gli allevamenti suinicoli ed avicoli.
Normativa di riferimento
- D.lgs 146/2001
- D.lgs 267/2001
- Reg. CE 1/2005
- D.Lgs 181/2010
- Reg (CE) 1099/2009
- D.Lgs 122/2011
- D.Lgs 126/2011
Modulistica
- Mod_5_Rich_Autorizzazione_Trasporto_Tipo_1
- Mod_6_Rich_Autorizzazione_Trasporto_Tipo_2
- Mod_7_Rich_Autorizzazione_Trasporto_50_km
- Mod_8_Rich_Autorizzazione_Trasporto_Equidi_conto_proprio
- Mod_9_Rich_Autorizzazione_Strutture_Ricovero
- Mod_10_Rich_Autorizzazione_Strutture_Commerciali
- Mod_11_Rich_Autorizzazione_Strutture_Sanitarie_Vet
- Mod_12_Rich_Autorizzazione_Stalla_Sosta
Farmacosorveglianza e farmacovigilanza
Referente Enzo Di Pretoro
Breve descrizione delle attività
La farmacovigilanza consiste nell’insieme di azioni finalizzate a monitorare, valutare e migliorare la sicurezza e l’efficacia dei medicinali veterinari dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio e durante l’impiego nella pratica clinica. La farmacosorveglianza è l’insieme delle azioni di controllo a carattere preventivo esercitate nell’ambito della produzione, della distribuzione, della detenzione, della fornitura e dell’impiego dei medicinali veterinari. Tali attività sono fondamentalmente disciplinate dal D. Lgs 193/2006 e dal D. Lgs 158/06.
Le strutture e le attività oggetto del controllo sono rappresentate da:
- allevamenti di animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo (DPA) e non destinati alla produzione di alimenti per l’uomo (non DPA);
- impianti di cura (ambulatori veterinari, cliniche veterinarie, ospedali veterinari);
- centri di distribuzione per la vendita all’ingrosso e per la vendita diretta di medicinali veterinari, farmacie e parafarmacie;
- impianti in cui vengono custoditi professionalmente animali (canili, asili per cani e gatti);
- scorte per attività zooiatrica;
- fabbricanti di premiscele per alimenti medicamentosi.
La recente adozione della ricetta elettronica da parte del nostro Paese, pur non moficando l'impianto normativo sul farmaco veterinario, impone un nuovo approccio nella raccolta dei dati (registrazioni, visione dei registri aziendali, etc.), una rivisitazione dei sistemi di gestione degli stessi ed anche una rivalutazione del rischio, verificato direttamente dall’analisi delle prescrizioni del sistema REV ( in special modo quelle relative agli antimicrobici, attraverso il calcolo dei Population Correction Unit - PCU) presso gli impianti di allevamento DPA e i distributori
Il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza ricopre un ruolo importante in questa linea di attività tant’è vero che sono stati predisposti piani di monitoraggio sull'uso degli antibiotici sia negli animali DPA che negli animali non DPA, coerentemente con le indicazioni comunitarie e nazionali.
Normativa di riferimento
- D.Lgs. 158/2006 s.m.
- D.Lgs. 193/2006 s.m.
- D.G.R. 372/2009 Reg. Abruzzo
- Linee guida Ministero Salute DGSAF 0001466-P-26/01/2012
Modulistica
- Mod_14_Rich_Autorizzazione_Commercio_Ingrosso_Farmaci_Vet
- Mod_15_Rich_Autorizzazione_Scorta_Impianti_DPA
- Mod_16_Rich_Autorizzazione_Scorta_Impianti_NON_DPA
- Mod_17_Rich_Autorizzazione_Scorta_Attività_Zooiatrica
Alimentazione animale
Referente Antonio Di luca
Breve descrizione delle attività
Strumento di programmazione di tale attività è il Piano Pluriennale Nazionale Alimentazione Animale, recepito ed attuato dalle singole regioni. In essi sono previsti prelievi ed analisi di campioni di materie prime e mangimi finalizzati ad evidenziare la presenza di contaminanti, ispezioni ed audit. Sono destinatari delle attività di controllo tutte le tipologie di Operatori del Settore dei Mangimi – OSM - compresi nella filiera, dalla produzione primaria di materie prime per mangimi alla somministrazione agli animali produttori di alimenti per l’uomo ed agli animali non produttori di alimenti per l’uomo, passando attraverso la produzione e commercializzazione. Di spicco e meritevoli di particolare attenzione sono mangimifici e gli stabilimenti di produzione alimenti per l’uomo i cui prodotti e sottoprodotti sono destinati all’alimentazione animale (es. pastifici e molini).
Nel 2018 è stato adottato e diramato il Piano Alimentazione Animale 2018-2020. A cascata le singole regioni hanno predisposto ed inviato alle proprie AA.SS.LL. il Piano Regionale Alimentazione Animale. Nella regione Abruzzo si è avuto un sensibile incremento del numero di prelievi da effettuare. Non è esclusa la possibilità che il Servizio veterinario possa programmare e realizzare, previo consenso della regione, un extrapiano comprensivo di attività di prelievo aggiuntive e rispondenti ad esigenze locali di controllo rispetto a quelle già previste nel piano regionale. Alla fondamentale prestazioni di prelievo campioni devono sommarsi quelle di controllo ufficiale ed altre attività ufficiali (ispezioni, audit) programmabili sulla base del numero degli impianti/stabilimenti presenti e sulla base delle indicazioni fornite nel P.N.A.A. (frequenza ispezioni/anno, categorizzazione rischio degli stabilimenti, etc.).
Normativa di riferimento
- Reg (CE) 183/2005
- D.G. 21/42/2011 Reg. Abruzzo
- Reg. UE 625/2017
- Reg. CE 767/2009
Modulistica
Insediamenti naturali di selvatici e controllo e vigilanza sugli allevamenti di selvaggina - Emergenza Peste suina africana
Referente Alessia Ioannoni
Breve descrizione delle attività
Negli allevamenti di fagiani, quaglie e lepri per ripopolamento nonché allevamenti di selvaggina (es. cinghiali) amatoriali e per alimentazione si rendono necessarie attività coordinate di monitoraggio e di vigilanza, con particolare riferimento allo stato sanitario e al benessere degli animali in cattività, tendenti a:
• ottenere informazioni sullo stato sanitario delle popolazioni selvatiche,
• valutare il rischio per le popolazioni domestiche di animali da reddito e per l’uomo
• raccogliere informazioni per considerare l’impatto di alcune malattie sulla dinamica di popolazione ospite
L’attività di sorveglianza sulla presenza di malattie nelle popolazioni di animali selvatici è attuata essenzialmente come sorveglianza passiva. Il suo obiettivo è quello di individuare precocemente malattie prioritarie che provocano la morte dei soggetti coinvolti e che possono rappresentare un pericolo per le popolazioni animali domestiche nonché per l’uomo. Pertanto i corpi dei soggetti rinvenuti morti dovranno essere conferiti interi all’ IZS per l’accertamento delle cause di morte. Il Servizio IAPZ valuterà la segnalazione ricevuta ed in particolare:
• i dati anamnestici comunicati;
• la situazione epidemiologica locale, nazionale e internazionale relativamente alla malattia sospettata.
Di particolare importanza epidemiologica sono i piani si sorveglianza regionali previsti per l’influenza aviaria, la trichinellosi e la Peste suina africana (PSA).
In particolare, riguardo la sopraggiunta emergenza inerente i recenti focolai di Peste suina africana (PSA), è necessario precisare che essa è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali, ma che non è trasmissibile all’uomo.
La sua diffusione ha gravi ripercussioni sul patrimonio zootecnico suinicolo e sui prodotti da esso derivati poiché la normativa vigente prevede l’abbattimento obbligatorio degli animali malati o sospetti tali e dai paesi coinvolti dalla malattia è vietata la commercializzazione sia di suini vivi che dei loro prodotti.
A causa di questa malattia anche le popolazioni di cinghiali possono diminuire in maniera significativa e la caccia può subire forti limitazioni o essere interdetta.
La trasmissione della malattia avviene per contatto diretto tra animale (cinghiale o suino) malato ed un animale sano, ma anche i cadaveri restano infettanti a lungo nell’ambiente contribuendo in maniera importante alla diffusione del virus. La trasmissione può avvenire anche per via indiretta attraverso indumenti, veicoli o attrezzature che sono venuti a contatto con materiale infetto. Anche la carne e i salumi di suino o cinghiale se dati, anche involontariamente, come alimento a suini domestici o cinghiali, possono essere veicolo di infezione.
Nella gestione della malattia è di fondamentale importanza, oltre all’osservanza delle norme igieniche di prevenzione, una individuazione precoce della circolazione virale che può essere attuata segnalando i cadaveri di cinghiali rinvenuti sul territorio. Per quanto sopra è stato predisposto un sistema di pubblicizzazione delle caratteristiche della malattia e di segnalamento delle carcasse di cinghiali morti ai Servizi Veterinari in modo da permettere agli stessi l’effettuazione di prelievi diagnostici.
Nell’attuazione dei programmi di ripopolamento, affidati agli Istituti Faunistici, i Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. sono coinvolti nella valutazione dello stato sanitario e del benessere (stress) degli animali prima della liberazione, anche mediante accertamenti di laboratorio su animali morti.
Normativa di riferimento
- L. 157/1992
- L.r. 10/2004
- Reg. regionale 4/1997
Modulistica
Controllo e vigilanza sui sottoprodotti di origine animale - Controllo e verifica delle macellazioni speciali d'urgenza (MSU)
Referente Gennaro Sebastianelli
Breve descrizione delle attività
I controlli ufficiali attuati in questo settore sono rivolti alla verifica del rispetto della normativa in materia di sottoprodotti di origine animale che disciplina la produzione ed il destino dei sottoprodotti di origine animale. Una classificazione dei sottoprodotti in tre categorie di rischio ha determinato una drastica riduzione del loro uso nell’alimentazione animale o in altri settori, come la produzione di prodotti tecnici.
Alle attività presso gli insediamenti zootecnici si aggiungono il controllo ufficiale e i procedimenti di registrazione o riconoscimento degli stabilimenti che trasformano materie prime di origine animale e producono sottoprodotti da smaltire o da destinare all’alimentazione animale nonché degli altri operatori coinvolti nella filiera dei sottoprodotti (depositi, trasporti, prodotti tecnici, etc).
Si ritiene di dover inserire nella presente linea di attività anche l’attività di controllo e verifica delle macellazioni speciali d’urgenza (MSU) effettuate ai sensi di quanto disposto dal Regolamento (CE) n. 853/2004, allegato III, sez. I, cap. VI. Tale attività di Macellazione d’urgenza viene effettuata al di fuori del macello rappresenta una particolare tipologia di macellazione eseguita nei casi in cui un animale, per il resto sano, abbia subito un evento, di carattere traumatico, tale da renderlo non idoneo al trasporto; in questi casi il trasporto di un animale vivo, se comunque perseguito, si configurerebbe come causa illecita di ulteriori e inutili sofferenze.
Normativa di riferimento
- Reg. (CE) 1069/2009
- Reg. (CE) 142/2010
Modulistica
- Mod_21_Rich_Registrazione_Impresa_SOA
- Mod_22_Rich_Riconoscimento_Impresa_SOA
- Mod_23_Caseificio_Comunic_conferimento_Reg_142_2011
- Mod_24_Istanza_Registr_Nulla_osta_Aziende_Utilizzo_Siero
- Mod_24_Bis_Dichiarazione_Allevatore_Macellazione_Speciale_Urgenza
Piano regionale di selezione genetica per la resistenza all’encefalopatia spongiforme negli ovini
Referente Desiree Di Loreto
Breve descrizione delle attività
La prevenzione delle TSE nei ruminanti domestici trova attuazione anche attraverso la selezione di popolazioni geneticamente resistenti a tale patologia. In tal senso hanno operato il D.M. 17 novembre 2004 ed i successivi atti di recepimento regionali, prevedono un piano di selezione genetica degli ovini. Tale piano, la cui adesione è stata su base volontaria per i proprietari di greggi non iscritti nei libri genealogici di razza, ha previsto che il Servizio veterinario effettui e certifichi la genotipizzazione dei soggetti maschi ovini destinati alla riproduzione mediante prelievo di sangue ed analisi. Con la pubblicazione del Decreto del Ministero della Salute del 25.11.2015 la genotipizzazione è divenuta obbligatoria per tutti i greggi commerciali con un numero di capi censiti superiore a nove con conseguente sensibile incremento delle prestazioni da parte dei Servizi Veterinari I.A.P.Z.
Gli allevamenti aderenti soggiacciono altresì a particolari controlli sulla introduzione di nuovi capi, sui capi morti di età superiore ai 18 mesi e sulle modalità di smaltimento delle carcasse.
Normativa di riferimento
- D.M. 17 nov 2004
Modulistica
Interventi assistiti con gli animali
Referente Flavia Pagano
Breve descrizione delle attività
Il Governo e la Conferenza delle regioni e province autonome hanno approvato con Atto n. 60/CSR del 25 marzo 2015 le “Linee guida nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali (I.A.A.)” allo scopo di garantire corrette modalità di svolgimento degli I.A.A. e tutelare la salute dei pazienti/utenti e il benessere degli animali impiegati in questo tipo di attività. In particolare le Linee guida individuano tre tipologie di interventi con animali: Terapie Assistite (T.A.A.), Educazioni Assistite (EAA) e altre attività assistite con finalità ludico-ricreativa (A.A.A.). Le prestazioni del Servizio I.A.P.Z. in questo ambito comprendono il rilascio del nulla osta per i Centri specializzati e le strutture, pubbliche o private, che erogano T.A.A. e E.A.A. con animali residenziali, a seguito della verifica dei requisiti strutturali e gestionali stabiliti nelle Linee guida, nonché la registrazione delle figure professionali e degli operatori che erogano prestazioni di I.A.A. ai sensi della normativa regionale vigente in materia.
Normativa di riferimento
D.G.R. n. 60 del 13 febbr. 2017
Modulistica
- Mod_26_Rich_Iscrizione_Elenco_Regionale_Operatori_IAA
- Mod_27_Rich_Iscrizione_Elenco_Regionale_Strutt_IAA
Piano nazionale residui e piano regionale residui
Referente Antonio Di Luca
Breve descrizione delle attività
Le prestazioni comprese in questa linea di attività sono erogate lungo tutta la filiera di produzione degli alimenti di origine animale ed interessa quindi i diversi settori produttivi: bovino, suino, ovi-caprino, equino, avicolo, cunicolo, dell'acquacoltura, della selvaggina, del latte, delle uova e del miele. Al Servizio IAPZ è deputato il compito di effettuare i prelievi presso gli allevamenti bovini, suini, volatili da cortile, conigli, alveari ed in acquacoltura per la ricerca negli animali, nei mangimi e nei prodotti di origine animale di residui di sostanze dannose per la salute.
Normativa di riferimento
- Regione Abruzzo
Determinazione DG/21/51 del 31 marzo 2015
Controllo Ufficiale allevamenti di molluschi bivalvi e gasteropodi
Referente William Di Nardo
Breve descrizione delle attività
Il piano di monitoraggio delle aree di allevamento di molluschi bivalvi (produzione primaria) ha come obiettivo principale la classificazione e/o riclassificazione delle zone di produzione. La stesura di un protocollo operativo, tuttavia, deve coinvolgere tutti i portatori di interesse, in modo da fornire una linea di azione efficace per la gestione del rischio, salvaguardando l'aspetto igienico-sanitario in funzione della salute pubblica senza penalizzare gli operatori del settore. L’obiettivo è il monitoraggio (mediante prelevamento di molluschi e acqua) nelle concessioni demaniali (allevamenti di mitili) assegnate, ognuna delle quali viene considerata stazione di controllo. Per quanto riguarda le altre zone marine già classificate (banchi naturali di Venus gallina) si procederà al controllo mediante campionamento di molluschi e acqua nei punti dei transetti identificati dalla regione Abruzzo. La finalità è l’ottemperanza alle indicazioni e alle frequenze di campionamento previste dalla Determina DPF 011/152 del 31/12/2019 della Regione Abruzzo, mediante l’effettuazione di un controllo sanitario e l’attuazione di un Piano di sorveglianza delle aree di produzione.
Normativa di riferimento
- Regolamento (UE) 2017/625
- DPF 011/152 del 31/12/2019
- Regolamento (CE) 1881/2006
Modulistica
Le richieste per la registrazione/riconoscimento degli stabilimenti sono reperibili presso il Servizio veterinario IAPZ.
Controperizia
Referente: direttore del Servizio IAPZ – Giuseppe Torzi
Breve descrizione delle attività
Ai sensi dell’articolo 35 del regolamento del 2017 e dell’arti-colo 7 del D.lgs. 2 febbraio 2021, n. 27 attuativo del regolamento, in sede di controlli ufficiali è ora riconosciuta la possibilità agli OSA di effettuare una controperizia quale generale diritto al contraddittorio processuale. Difatti, nel caso in cui le autorità competenti rilevassero profili di non conformità a seguito dei controlli, l’operatore ha il diritto di far condurre una controperizia a cura di un esperto di parte qualificato.
Normativa di riferimento
Regolamento (UE) n. 2017/625;
D.lgs. 2 febbraio 2021, n. 27.
Modulistica
Modulistica e istanze in carta semplice