Unità operativa semplice dipartimentale di procreazione medicalmente assistita
(Unit of assisted reproductive technologies)
Responsabile f.f. Ilde Verna
Telefono 085.9172401
Ubicazione
Ospedale di Ortona, 3° piano
Orari di accesso
dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 15
Dirigenti medici
Emiliana Leonzio (E-mail [email protected] - telefono 085.62289)
Ilde Verna (E-mail [email protected] - telefono 085.62289)
Biologhe
Maria Cristina Budani
Giuseppa Porcelli
Coordinatore infermieristico
Tiziana Di Rado
Telefono 085.9172401
E-mail [email protected]
Personale infermieristico
Sabrina Giuliante (ostetrica)
Rosita Di Prinzio (infermiera)
Costanza Madonna (infermiera)
Marilena Rizzacasa (infermiera)
Descrizione dell'unità operativa
L’unità operativa di Procreazione medicalmente assistita (PMA) dell’Ospedale “Gaetano Beranabeo” di Ortona è una unità operativa semplice dipartimentale della Asl Lanciano Vasto Chieti.
Il Centro è autorizzato dalla Regione Abruzzo come centro di III livello ed è regolarmente iscritto al Registro nazionale di procreazione medicalmente assistita dell’Istituto superiore di sanità dal 2005.
L’ attività dell’unità operativa è rivolta alla diagnosi e alla cura dell’infertilità di coppia nel rispetto delle linee guida nazionali e delle principale società internazionale europea di Riproduzione Assistita (European Society of Human Reproduction and Embryology, ESHRE). Il centro si colloca, per l’elevato volume di prestazioni, tra i principali centri pubblici del centro-sud Italia. Nel 2020, in accordo agli ultimi dati pubblicati dal Registro nazionale di procreazione medicalmente assistita, nel centro di Ortona sono state effettuate 570 procedure di riproduzione assistita.
Attività ambulatoriale
Il nostro Centro eroga i seguenti servizi:
- Tecniche di procreazione assistita di I livello (inseminazione intrauterina, IUI)
- Tecniche di procreazione assistita di II (FIVET/ICSI) e III livello (TESE)
- Ecografia ginecologica e monitoraggio della crescita follicolare
- Isteroscopia diagnostica e operativa
- Sonoisterosalpingografia per verificare la pervietà delle tube di falloppio
- Diagnostica e terapia della poliabortività
- Crioconservazione di ovociti ed embrioni
Il percorso di procreazione assistita inizia con un colloquio con uno dei medici del centro nel corso del quale viene eseguita una accurata anamnesi sullo stato di salute di entrambi i componenti della coppia e vengono visionati i referti degli esami in loro possesso: i pazienti devono presentare gli esami previsti dal Sistema sanitario nazionale come "tutela della maternità responsabile in funzione preconcezionale", che comprendono:
- Emocromo con formula
- Anticorpi anti-HIV
- VRDL e TPHA
- Gruppo sanguigno e fattore RH
- Elettroforesi dell'emoglobina
- Glucosio 6 fosfato deidrogenasi (G6PDH).
- TORCH
- Test di Coombs indiretto
- Pap test
- Spermiogramma per il partner
L’accesso alle tecniche di PMA è consentito solo alle coppie maggiorenni eterosessuali, coniugate o conviventi, in cui entrambi siano viventi e in età potenzialmente fertile (legge 40/2004).
Il medico che effettua il colloquio prescrive una serie di esami ematochimici e strumentali e concorda con la coppia un secondo appuntamento nel corso del quale, valutando gli esami diagnostici portati in visione, può definire il tipo di trattamento necessario, eseguendo un adeguato counselling relativo alle tecniche di procreazione assistita e ai relativi tempi di attesa.
Per tecniche di procreazione medicalmente assistita si intendono tutti quei procedimenti che comportano il trattamento di ovociti umani, di spermatozoi o embrioni nell'ambito di un progetto finalizzato a realizzare una gravidanza.
Le tecniche di procreazione medicalmente assistita si suddividono in tecniche di I, II e III livello.
Tecniche di I livello
I trattamenti di I livello nella cura dell’infertilità vengono consigliati nei seguenti casi (linee guida PMA DM/1 luglio 2015, http://www.iss.it/rpma/):
- • Sterilità inspiegata in cui sia stata esclusa la presenza di alterazioni a carico delle tube
• Infertilità maschile di grado lieve-moderato
• Ripetuti insuccessi di induzione della gravidanza con stimolazione dell’ovulazione e rapporti mirati
• Endometriosi minima e lieve
• Casi di patologie sessuali nelle quali sia difficile o impossibile avere un rapporto sessuale completo
• Fattore immunologico
Nel nostro centro la principale tecnica di I livello utilizzata è l’Inseminazione intrauterina (IUI), che consiste nella deposizione del seme, opportunamente preparato, all’interno della cavità uterina dopo una blanda stimolazione ovarica e induzione dell’ovulazione con gonadotropina corionica umana (hCG).
Il trattamento inizia con la somministrazione di gonadotropine il secondo o terzo giorno del ciclo mestruale, dopo aver effettuato un controllo ecografico. I monitoraggi successivi vengono programmati sulla base della risposta ovarica (in media ogni paziente esegue 4 ecografie per ciclo di stimolazione), fino al momento in cui si può procedere alla somministrazione del trigger dell’ovulazione (hCG) in presenza di almeno un follicolo di 16-18 mm di diametro.
Tecniche di II livello
Comprendono
- La iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI)
- La fecondazione in vitro e trasferimento embrionario (FIVET)
Per entrambe le tecniche è prevista una stimolazione ovarica controllata impostata e personalizzata in base ad una serie di parametri (età, FSH basale, AMH e conta dei follicoli antrali), seguendo dei protocolli che prevedono l’impiego di gonadotropine ed anaoghi del GnRH. I controlli ecografici vengono programmati sulla base della risposta ovarica; il prelievo ovocitario (pick up ovocitario) rappresenta il momento chirurgico di ogni procedura di PMA di II livello: viene eseguito in sala operatoria, sotto guida ecografica, sulla paziente sottoposta a sedazione anestesiologica.
La ICSI è la principale tecnica di fertilizzazione in vitro eseguita presso questo centro e consiste nella microiniezione di un singolo spermatozoo all’interno del citoplasma ovocitario.
Gli ovociti inseminati vengono posti in appositi terreni di coltura e gli embrioni che si sviluppano vengono trasferiti in utero dopo un tempo variabile dai 2 ai 5 giorni.
Tecniche di III livello
Nei casi di azoospermia ostruttiva è possibile estrarre gli spermatozoi dal testicolo o dall’epididimo mediante varie procedure microchirurgiche di pertinenza urologica. Presso il nostro centro il trattamento di III livello maggiormente utilizzato è l’estrazione di spermatozoi per via testicolare (Testicular Sperm Extraction,TESE).
Crioconservazione degli ovociti
Presso il nostro centro può essere effettuata la crioconservazione degli ovociti soprannumerari per consentire, in caso di fallimento della tecnica “a fresco”, di eseguire ulteriori tentativi senza dover sottoporre la paziente a stimolazione e prelievo chirurgico di ovociti. La crioconservazione degli ovociti avviene mediante vitrificazione. Vengono crioconservati gli ovociti considerati idonei per stadio maturativo e criteri morfologici.
Preservazione della fertilità
La preservazione della fertilità è un tema di interesse crescente in ragione del numero sempre più elevato di casi di insufficienza ovarica precoce conseguenti al trattamento di una patologia oncologica. Approssimativamente, il 3% delle neoplasie viene diagnosticato in pazienti con età inferiore a 40 anni. Grazie ai progressi raggiunti nell’ambito delle terapie oncologiche, la prognosi della maggior parte dei tumori che affligge la popolazione giovanile è oggi in netto miglioramento, con tassi di sopravvivenza molto elevati. Purtroppo, a fronte di più ampie prospettive di guarigione completa, alcuni trattamenti antitumorali risultano essere fortemente tossici per l’ovarico, causando riduzione numerica dei follicoli e per danno genetico del DNA ovocitario (effetto mutageno).
La probabilità delle ovaie di subire un danno che comporti perdita del patrimonio follicolare e rischio di menopausa precoce dipende dal tipo di farmaco utilizzato, dalla dose cumulativa e dall’età della paziente. L’ amenorrea post-chemioterapia ha una incidenza estremamente variabile e non rappresenta il miglior indicatore di infertilità: è possibile che la funzionalità ovarica sia drasticamente compromessa anche in presenza di cicli mestruali conservati, così come è possibile il concepimento in pazienti amenorroiche per la presenza di ovulazioni sporadiche.
Anche la radioterapia può provocare riduzione del patrimonio follicolare, con effetto dipendente dalla dose di radiazioni e dal campo di irradiazione.
Le pazienti ad elevato rischio di insufficienza ovarica precoce, per cui può essere presa in considerazione la preservazione della fertilità, sono bambine e donne di età inferiore a 40 anni che si debbano sottoporre a trattamenti chemioterapici e/o radioterapici.
Per quanto concerne la preservazione della fertilità, nel nostro centro si effettua la crioconservazione degli ovociti in accordo al progetto regionale LP11-Tutela della fertilità e della funzione ormonale nelle giovani donne affette da neoplasia e malattie croniche degenerative
Criteri d’inclusione al programma di crioconsevazione degli ovociti sono:
- Donna in età fertile con età <= 40 anni
- Diagnosi di neoplasia maligna da sottoporre a terapia antitumorale potenzialmente tossica per l’ovaio
- Donne con malattie croniche degenerative
Indicazioni agli utenti
L’ambulatorio di PMA è ubicato al terzo livello dell’Ospedale “G. Bernabeo” di Ortona ed è attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 15.00.
L'accesso al Centro avviene mediante prenotazione presso il centro unico di prenotazione (CUP), telefonando al numero 0872 226, dalle ore 7.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.00 dal lunedi al venerdi e dalle 7.30 alle 13.30 il sabato, con una impegnativa del medico di medicina generale con la dicitura: “visita ginecologica per infertilità”.
Gli appuntamenti successivi al primo verranno forniti direttamente telefonando al nostro servizio di CUP di II livello al numero 085/9172401 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.30.
Costi delle procedure
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Per le pazienti residenti fuori regione i costi sostenuti per le prestazioni ambulatoriali (al netto della eventuale compartecipazione alla spesa) saranno posti a carico dell'Azienda sanitaria locale di residenza tramite fatturazione diretta. È pertanto necessario acquisire, da parte del Centro PMA, la preventiva autorizzazione dell’Asl di residenza, informata sui costi dell’intera procedura (Delibera n 659 del 28/8/2018, BURA n.95 speciale).
In caso di mancata preventiva autorizzazione da parte della Regione di residenza la coppia si impegna a versare la quota complessiva della Tariffa totale analitica delle effettive prestazioni eseguite.