Fare dei Distretti sanitari la funzione «cuore» della nostra organizzazione. Questo l’headline scelto da Francesco Zavattaro per il primo incontro della Direzione Generale con i responsabili di tutte le strutture territoriali delle due ex Asl (dsb, servizi veterinari, dipartimento prevenzione, salute mentale), che si è svolto questa mattina nella sede di Lanciano, alla presenza del Direttore sanitario aziendale, Amedeo Budassi. Entusiasmo, motivazione, condivisione: il manager, nel presentare quella che ha definito un’ «ipotesi di orientamento strategico di fondo» per i servizi territoriali, ha usato anche la leva dell’emotività per dare la carica alla folta platea presente, nella convinzione che le grandi sfide, come la costruzione di una nuova azienda, richiedano qualcosa in più del semplice impegno professionale.
«Quello di oggi è un primo confronto – ha esordito Zavattaro – nel quale vogliamo tracciare i nostri valori di riferimento, che però possiamo trasferire in un contenuto reale solo se diventano condivisi, e se ciascuno sarà disposto a diventare protagonista di questo percorso che è appena iniziato. I momenti di grande trasformazione, come questo, hanno bisogno di obiettivi sfidanti, e quest’Azienda intende fissarne diversi, rispetto ai quali è necessario mettere in campo da parte di ciascuno capacità di lavoro e voglia di raggiungere i risultati».
Strategia e cuore, dunque, in un discorso programmatico che ha disegnato per il territorio cinque ambiti d’azione: identità dell’organizzazione, valorizzazione delle professionalità, rete territoriale integrata, fiducia dell’utenza, compatibilità economiche, una sequenza secondo un ordine nient’affatto casuale, dove la spesa figura all’ultimo posto: «Il problema in un’organizzazione non è spendere poco, ma spendere bene – ha chiarito il Direttore Generale –, puntando all’evidenza dei risultati, perché solo così riusciremo a conquistare la fiducia dei cittadini. La nostra idea è fare dell’assistenza territoriale la vera alternativa, il punto di riferimento dell’utenza, dove poter sperimentare una reale presa in carico dei bisogni di salute espressi».
Assai marcato, nel discorso del manager, l’aspetto relativo alla valorizzazione professionale degli operatori, annunciandone il giusto riconoscimento in virtù di capacità espresse e risultati raggiunti sul campo, a sottolineare l’attenzione al merito della Direzione Asl. Insomma le operazioni di fusione sono cominciate, e non a caso dal territorio, indicato come punto di forza e grande sfida della nuova Asl unica, che dovrà imparare a declinare anche l’integrazione, sia in termini di programmazione che di attività. Un primo passo Lanciano l’ha fatto per rompere il ghiaccio: a fine riunione sono comparsi i bocconotti, il dolce “simbolo” del territorio, per un benvenuto agli ospiti sotto i migliori auspici.